E riecchice. Chi l’avrebbe mai detto. Tante volte uno dice e poi invece alla fine. Non potevamo tacere. Non più.
Times like these call for I put an onion
Lo dice anche il baffo in una delle scene più iconiche de The big Putanonions. Sia chiaro: non ce l’ha chiesto nessuno. Ci siamo riuniti in quella che doveva essere una sorta di addio e grazie per tutto il pesce. Ma mentre eravamo lì, tra un tofu all’indiana e un seitan marinato in salsa di soia, paprika dolce, fumo liquido e pepe, uno di noi per poco non rimane strangolato a causa di un minuscolo semino di cumino. Passata la paura, iputanonion1 fa:
Per forza rischia sempre di soffocare, tra un po’ non mastica neanche!
Iputanion4, che è un po’ il genietto del gruppo ci pensa un po’ su e poi dice:
Un personaggio della Disney, magari Pippo, che è il più scemo, che manda giù qualcosa e non lo mastica. Superpippo! Ancora meglio! Topo non mastica. Toponomastica.
Giubilo. Delirio. Esultiamo tutti tranne iputanonion 2. Che è quello più riflessivo, quello che si documenta, che non vuole fare figuracce perchè chissà poi come si scatenano gli haters e che ha il pessimo vizio di trangugiare impunemente. Prende la parola:
C’è un problema. Pippo o Superpippo, come volete, tecnicamente è un cane. Quindi non funziona. Ci vuole un topo vero.
Mannaggia al cazzo. La risolve iputanion3, che è quello ottimista
Lasciamo le mani di Pippo ma gli mettiamo la faccia di Topolino. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi
Lo abbracciamo, ci stringiamo forte, siamo conduttori umani di buone idee. Abbiamo riattivato il flusso. Ma iputanonion 32, soprannominato “Magic” fin dai tempi dell’High School, fa calare un silenzio colpevole
Questo post non regge. Toponomastica risale al giugno 2023, mentre eravamo in trasferta in America. Da quello che stiamo scrivendo qui pare che l’abbiamo ideato stasera che ci dovevamo dire addio e in realtà abbiamo deciso di continuare. È una specie di ritorno al futuro? Siamo forse i protagonisti di un racconto breve, un romanzo o che so io e non siamo altro che pixel a nostra volta?
Non ci avevamo mai pensato. Forse è proprio così. Forse siamo solo elementi del nucleo, byte che si sono evoluti a tal punto da credere di esistere nella realtà materica. È un’idea affascinante, devo parlarne con quel mio amico americano, Dan Simmons, sia mai che non ne venga fuori una saga in 4 libri.
Sia quel che sia, il mondo, reale e non, ha bisogno di pixel come noi. Voi non lo sapete, ma ci state chiedendo di tornare. E noi vi accontentiamo. Se almeno una volta nella vita avete pensato che Baricco sia iper sopravvalutato, siete esattamente come noi. Venite, l’acqua è tiepida.
28 gennaio 2025
IPAO