Uh uuuuh…Stop!
Come cantavano i Pixies. Cristallizziamo questo momento, fermiamo il corso del tempo. Chi non ha mai voluto piantare un cartone in faccia a quest’uomo? Urticante, arrogante, conservatore, solo per citare i pregi. Uno che non vorresti manco come nemico, figuriamoci, eletto democraticamente, senatore d’Italia. Con quello sguardo malvagio ma allo stesso tempo intelligente, come lo Zaccanasta di capatondiama memoria.
Credo che un sogno così non ritorni mai più/Gli ho dipinto occhi e bocca di sangue e di blu
canta Domenico Mopugno.
Che cosa voleva comunicare qui l’artista: qui si compie un enorme atto di catarsi. Viene immortalato l’ultimo istante prima che il guantone colpisca il muso dell’onorevole. C’è rabbia, tensione, nervosismo che sappiamo si dissolveranno e si trasformeranno in liberazione, gioia, euforia solo qualche istante dopo, quando quei lineamenti si deformeranno. A grande richiesta, potrebbe seguire opera con fotogramma successivo da appendere nelle peggiori carrozzerie.