Nello screenshot non c’è, ma giusto qualche secondo dopo è apparsa una notifica nella parte alta: era un messaggio, più o meno dello stesso tenore, del fegato.
La salute non è importante, è l’unica cosa che conta
scriveva Rimbaud, in un perfetto italiano peraltro. Sono scelte: chi scrive ad esempio non darebbe mai il numero di telefono ai propri organi, lo trova un concetto un po’ estremo del prendersi cura del proprio corpo. Ma tant’è. Ormai la frittata è fatta. E non bisogna dimenticare che c’è colesterolo e colesterolo, basta guardare con gli occhi giusti. Facile riempirsi la bocca con slogan del tipo “no al colesterolo, si a *nome di azienda piuttosto famosa*”: smettiamola di vivere di assoluti e cerchiamo di essere più inclusivi perché il colesterolo
Ci assolve da tutti i nostri mali, da tutte le nostre malefatte
Che cosa voleva comunicare qui l’artista: una buona educazione alimentare farebbe risparmiare miliardi di euro. Ha ragione Mico, a un certo punto bisogna prendere delle decisioni tranchants, o fai di tutto per vivere o fai di tutto per morire. Chi l’ha detto? Andy DuFresn, un caro amico dell’artista, al centro, negli anni ’50, di un brutto caso di malagiustizia. Auscultiamo il nostro cuore, diciamo no al colesterolo, si a *nome di azienda piuttosto famosa*.