Un solo Favino al comando

Fai Buscetta; prendi un tot di chili e fai Craxi; prendine altri, ripiegati un bel po’ su te stesso, accorcia le braccia e fai Pacciani; prendi altri 20 chili e fai Spadolini; torna indietro per Moggi: un eroe italiano; rimettiti in piena forma per Comandante…Alla fine il fisico presenta il conto. E per quanto un attore possa essere bravo – che peraltro non è il caso di Favino – alla lunga anche la recitazione ne risente. Possibile che tutti questi ruoli non si sarebbero potuti equamente dividere tra lui, che so Giallini, che so Lino Banfi? Cioè Lino Banfi avrebbe fatto un Pacciani da paura! Altro che nonno Libero. Uno Scamarcio, per dirne un altro, avrebbe fatto la sua porca figura come Buscetta: naturalmente mono espressivo che manco James Franco dei bei tempi, sarebbe stato il perfetto boss dei due mondi. E invece, come dice giustamente Nando Martellone, non senza una punta di risentimento

Una volta ci stavano i ruoli per gli attori. Adesso li fa tutti Favino

Cosa voleva comunicare qui l’artista: a noi put an onion Favino è piaciuto tantissimo ne Il Divo. Truccato e ingobbito, la ricorrente emicrania, la voce nasale, ci è parso proprio di rivedere Aldo Biscardi. Si, molto romanzato, caricaturale a tratti. D’altronde lo stesso Caselli si è un po’ piccato per la scena con la lacca. Fa parte dello show. Per dirne un’altra: Sorrentino ha deciso di non mettere nel film Maurizio Mosca che è stato presenza fissa e anima del Processo. Uno può essere d’accordo o meno, il film però scorre liscio, non è per nulla noioso, Buccirosso è uno strepitoso Cirino Pomicino.